Tre domande a Paola Cereda, candidata al Premio Strega 2019 con "Quella metà di noi", Perrone Editore

L'autrice sarà in libreria mercoledì 15 maggio alle ore 18:00

Quando abbiamo ricevuto la bozza di "Quella metà di noi" di Paola Cereda, ci ha colpito per prima cosa la copertina: bella, curata, essenziale ma viva. Seguiamo da tempo il lavoro di Perrone editore, che con ricercata semplicità ci regala libri di qualità confezionati in vesti grafiche quasi da collezione.

Il libro di Paola Cereda lo abbiamo letto subito in più libraie e ne siamo state sommerse, stimolando un confronto tra noi che solo i grandi libri sono in grado di far nascere. Ecco perché abbiamo voluto creare la possibilità di incontrarla e conoscerla e festeggiare con lei la partecipazione al Premio Strega 2019 come finalista. "Quella metà di noi" è una storia che incrocia anime diverse ma simili nella loro intimità sommersa, nascosta, trascurata per riuscire a sopravvivere,  perché viviamo tutti con una metà di noi che non siamo disposti a cedere a nessuno. E' un romanzo catartico ma vero, che ha pagine di autentica poesia, piene di malinconia.

Ecco cosa le abbiamo chiesto:

1) Nel tuo romanzo scegli una zona della periferia di Torino ben definita: Barriera di Milano. Qual'è il motivo di una scelta così precisa?

  Barriera era una delle tante barriere doganali dell'antico perimetro di Torino, dove ci si fermava per pagare i dazi delle merci in entrata in città. Si chiama di Milano perché rivolta a Nord, verso Milano appunto. C'erano molte barriere ma l'unica che ha conservato il nome originale; oggi è un quartiere vivace e multietnico. Scegliere Barriera mi ha dato l'opportunità di raccontare la contemporaneità di un tessuto sociale in trasformazione.

2) Quasi tutti i personaggi del libro nascondono dei segreti. Quanto pensi influiscano nella vita di tutti noi segreti, nodi irrisolti, quella "metà di noi" che celiamo all'altro?

    Tutti abbiamo qualcosa che non raccontiamo, a volte per proteggerci, a volte per paura del giudizio degli altri. I segreti possono essere barriere che separano il quotidiano da un'altra vita possibile, oppure pesi che condizionano le relazioni. Proprio dove i segreti diventano difficili da gestire...nascono i romanzi!

3) Come vivi la candidatura al Premio Strega 2019?

    Vivo la candidatura con serenità ed entusiasmo. Mi ha dato la possibilità di essere letta da molte più persone e anche di conoscere posti che non avrei mai pensato di visitare, come Casal di Principe dove siamo stati per incontrare le scuole locali. Insomma, una bella possibilità professionale e umana.

Vi ricordiamo l'incontro con Paola Cereda mercoledì 15 maggio alle ore 18:00 in libreria.